Non so se c'è un'analogia tra il folle che ha sparato ad un carabiniere (a cui va tutta la mia comprensione e rispetto perchè resterà molto probabilmente paralizzato se si salverà), perchè non è riuscito ad ammazzare un politico o la povertà e la disperazione che vedo ogni giorno per le strade, ma il fatto è che troppo spesso incontro il male di vivere, la precarietà, la sensazione di non farcela e credo che un Governo composto da democristiani e berlusconiani non darà alcuna risposta concreta a questo malessere.
Proprio ieri ho messo benzina alla mia auto in una stazione self-service e invece di trovare il povero immigrato dai paesi del terzo mondo, c'era un'italiana, sulla cinquantina, con aria triste e rassegnata che mi ha servito e ha accettato la mia misera mancia...volevo parlarle, chiederle come mai si trovava anche lei in quella situazione, cosa era successo, ma poi sono stato zitto, per vegogna, perchè comprendevo chiaramente che ogni mia parola sarebbe stata inutile in quanto era ovvio perchè era costretta a fare l'abusiva in una stazione di benzina.
Non c'è lavoro, non c'è sostegno alcuno per le persone che se la passano male e la stessa carità cristiana, un po' ipocrita e perbenista, non basta più a dare sollievo, a risolvere i problemi. E' lo stesso che deve aver pensato il pregiudicato disoccupato che ho visto suicidarsi tempo fa buttandosi dal quinto piano di un appartamento in via monti tiburtini. O il commerciante che si dà fuoco perchè è costretto a chiudere la sua attività stangolato da tasse, da multe e dalla crisi. O l'impiegato di un ente pubblico il cui contratto è fermo da anni e non riesce ad arrivare alla fine del mese.
E' lo stesso vuoto che percepiamo quando andiamo a fare interminabili fila per pagare le bollette alla posta vedendo svanire il nostro magro stipendio (quando lo abbiamo), quando cerchiamo assitenza medica e ci accorgiamo che non ci sono posti letto, che gli ospedali chiudono per la spending review, quando l'assistenza sociale scompare perchè non ci sono fondi in quanto dobbiamo rispettare i folli parametri europei e sostenere il peso di una politica e di un'economia ormai lontana dalla gente...
Si parla di modernità, ma sembra di essere tornati all'epoca della Francia pre-rivoluzionaria...quando esisteva un'artistocrazia grassa, arrogante e dissipatrice richiusa nel suo sfarzoso castello a Versailles e una moltitudine di poveri, di arrabbiati, di affamati di giustizia, di uguaglianza, di fratellanza pronti ad assaltare i palazzo...qui non si tratta di giustificare o spiegare il gesto di un dispetato che spara, di un suicida che si toglie la vita perchè non vede via d'uscita, o di una donna che ti sbarca il lunario chiedendoti l'elemosina, qui si tratta di comprendere che questa realtà, questo sistema, questa politica fatta di compromessi e inciuci, non va più bene, non è più sostenibile, almeno per il nostro paese e si deve cambiare, cambiare sul serio...